di Simon Larocca
23/07/2024
La fantascienza e tutti i sottogeneri derivati nel tempo rappresenta molte cose, ma poggia le sue fondamenta soprattutto sul concetto di visione: del domani non c’è certezza diceva qualcuno, ma è proprio grazie a fumetti come Nathan Never, videogiochi come The Last of Us e romanzi come il recente Il problema dei Tre Corpi che possiamo gettare uno sguardo al futuro. Futuro cupo e inquietante, per esempio, è quello delineato dal capolavoro cinematografico di James Cameron, Terminator, con protagonista l’inossidabile, e giovanissimo (almeno all’inizio!) Arnold Schwarzenegger!
A ormai quarant’anni dalla sua uscita nei cinema di tutto il mondo (correva l’anno 1984), la saga dei cyborg quasi indistruttibili e della resistenza, che lotta per la salvezza umana viaggiando avanti e indietro sulla linea precaria del tempo, mantiene il suo fascino, ne è la prova il nuovo progetto che la riguarda: Terminator Survivors è in via di sviluppo e i motivi per cui farsi venire l’acquolina in bocca sono molteplici, possiamo starne sicuri.
Da queste parti non siamo nazionalisti, ma è degno di nota il fatto che a occuparsi dello sviluppo della nuova iterazione del franchise americano sia una software house italiana: il Nacom Studio Milan. Conosciuti per le loro incursioni nei giochi di guida principalmente, i ragazzi di Nacom hanno preso in mano questo progetto con entusiasmo e dedizione, prova ne sono gli screenshot e i video dei making of del gioco, che hanno potuto darci già qualche succosa anticipazione di gameplay e trama.
Terminator: Survivors si colloca esattamente dopo le prime due iconiche pellicole, che per chi non lo sapesse e ha quindi vissuto con la testa sotto la sabbia negli ultimi decenni vede Sarah Connor prima e poi suo figlio adolescente John, nel seguito, dover portare a casa la pelle dagli assalti implacabili dei Terminator, macchine assassine antropomorfe programmate con l’unico scopo di terminare appunto la vita di coloro che daranno vita alla Resistenza nel futuro e quindi alla possibile disfatta delle macchine, guidate dall’intelligenza artificiale Skynet, una versione ultrapotenziata e distruttrice di Gpt, in parole povere.
Scherzi a parte, il gioco dei Nacon sarà un open world fatto e finito, a cui si potrà avere l’accesso in anteprima a ottobre 2024 da quanto annunciato, per poi essere distribuito nell’universo console, compresa ovviamente la PlayStation 5, che con il suo motore grafico promette faville. Il futuro desolante tratteggiato dai programmatori, con le risorse da recuperare per sopravvivere ancora un altro giorno, senza finire crivellati dai colpi mortali e dai laser spietati dei droni sentinella, sembra davvero suggestivo.
La trama scritta per il gioco è originale e, da quel che si è potuto capire finora, non prende in considerazione la linea temporale avallata dall’ultimo film Destino Oscuro, bensì quella classica, con John Connor adulto e leader dei ribelli: si potrà giocare una campagna vastissima in singolo, tuttavia è prevista anche una modalità cooperativa che farà la felicità di coloro che hanno sempre voluto coprire le spalle di un compagno sforacchiando macchine e robot assassini.
Interessante la possibilità di gestire una, o forse più, basi dei ribelli difendendola dagli attacchi nemici e lavorando con i compagni (fino a tre giocatori umani allo stato attuale dei lavori) per garantire risorse ai ribelli e a coloro che con il sangue e con gli ultimi brandelli di umanità resistono stoicamente contro lo strapotere, freddo e metodico, delle macchine progettate per sterminarli tutti quanti.
Pollice su, almeno finora, tanto per citare l’iconico finale di Terminator 2: il nuovo Giorno del Giudizio sta tornando sui nostri schermi domestici.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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