di Simon Larocca
05/03/2025
La cascata di monetine che ho riversato nei cabinati in sala giochi, in quelli che sono stati i gloriosi anni dell’adolescenza, è qualcosa che non si può definire con un numero. La matematica non può venire in soccorso quando si tratta di emozioni e ricordi, o perlomeno non basta per quantificare il divertimento vissuto associato alla pioggia di duecento lire che ho speso per giocare a Ninja Gaiden.
Conosciuto anche come Shadow Warriors, diede inizio alla leggendaria saga con Ryu Hayabusa, personaggio che insieme a Joe Musashi (Shinobi) e Rikimaru (Tenchu) rappresenta il prototipo perfetto del ninja in chiave videoludica! Chiunque ami gli arcade non può non ricordare le capriole volanti di Ryu, con annesse prese implacabili ai numerosi nemici che affollano lo schermo, momenti stampati indelebilmente nella mente degli appassionati, momenti destinati a tornare nel migliore dei modi: Ninja Gaiden Ragebound è stato annunciato con un trailer da brividi e ci permetterà di sferrare pugni e calci (nel gioco, mi raccomando, don’t try this at home!) tornando alle origini, in 2D!
Sì, avete capito bene. La nuovissima iterazione del Guerriero Ombra prenderà corpo nell’estate del 2025, da quello che è stato annunciato ufficialmente a oggi, grazie a una collaborazioni a più mani, compresa la presenza di Tecmo, storica software house che ha dato origine al mito. Sviluppato dai The Game Kitchen, che come dice il nome ha “cucinato” e messo in tavola per noi quel gioiellino dalle creepy vibes chiamato Blasphemous, torneremo nel villaggio di Ryu Hayabusa per difenderlo nei panni di un giovane shinobi, Kenji Mozu.
Guardando e riguardando il trailer a oltranza, come una groupie in prima fila al concerto dei Gun’s Roses, ho potuto apprezzare alcune scelte stilistiche messe in atto dai Game Kitchen: innanzitutto lavorare con una pixel art di livello eccelso per un gioco a scorrimento laterale, nel 2025, è un tocco di classe che non passa inosservato. Dà quel senso di retrò, fondamentale per un’operazione di recupero del primissimo titolo della saga, distante anni luce per quanto riguarda il comparto tecnico e grafico dalle versioni in 3D realizzate dal Team Ninja e conosciute negli anni con PlayStation e Xbox. Kenji si presenta in grande stile e lo fa senza limitarsi: le mosse sullo schermo ricordano da vicino il suo illustre predecessore (e forse mentore, chissà), inoltre la vivacità dei colori e la fluidità dei movimenti di tutti i personaggi su schermo fa cadere la mascella, come dicevano i recensori delle riviste di videogiochi negli anni novanta.
L’eredità della conversione su NES, una delle migliori mai concepite su console per quanto mi riguarda, traspare in tutto il minuto e mezzo del trailer visionato: gli sviluppatori hanno promesso una soglia di difficoltà crescente che metterà a dura prova anche i più abili giocatori del titolo originale, e la cosa non può che farmi piacere dal momento che è proprio ciò che cercano i gamers come me: superare un livello con la barra d’energia quasi terminata, dicesi per il rotto della cuffia, è la cosa più soddisfacente di sempre, chi dice il contrario mente e lo sa bene. L’introduzione in stile anime ci introduce subito nel fulcro della storia: il villaggio in fiamme, Ryu Hayabusa che ci spedisce a controllare e un esercito di demoniaci avversari che vogliono farci a pezzi non appena metteremo piede all’interno: gli sprite sono fenomenali e le animazioni delle evoluzioni ninjutsu di Kenji sembrano davvero ben realizzate.
Il mio occhio attento ai dettagli ha anche colto alcune citazioni particolarmente apprezzate, soprattutto se siete cresciuti a pane e shuriken come il sottoscritto: per esempio, un livello nella foresta intravisto nel trailer sembra essere un dichiarato omaggio a Legend of Kage, capolavoro Taito indimenticabile, con i suoi ciclopici alberi che puntano il cielo e i rami che fungono da piattaforme sopra le quali saltare e fare imboscate ai nemici lì appostati!
Insomma, Ninja Gaiden Ragebound si candida a mani basse come uno di titoli più attesi del 2025, e se saprà mantenere le promesse che sta facendo, allora ci troveremo davanti a una nuova leggenda.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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