di Simon Larocca
05/05/2025
Di serate all’insegna della divulgazione arcade ne ho fatte tante e qualsiasi appassionato che si presenta alla console di gioco declama record incredibili, rigorosamente senza prove che li documentino, e curiosi aneddoti legati ai titoli della loro infanzia. Ma c’è un titolo, uno soltanto, che si ripresenta puntualmente a ogni evento e la domanda è sempre la stessa, solitamente a metà serata quando il bonus Street Fighter ce lo siamo giocato venti minuti prima.
«Me lo metti Metal Slug?».
Metal Slug: Super Vehicle - 001, ideato e sviluppato dai Nazca, team che mi ha fatto perdere ore e ore di sonno giocando a Neo Turf Masters quando il golf era uno sport da videogiochi, appartiene al genere platform - run and gun, forse non il più innovativo che sia mai esistito, ma di certo sul podio alla voce divertimento e giocabilità in cooperativa, punto di forza della serie. Uscito nel 1996 e disponibile praticamente su tutte le piattaforme di gioco esistenti, oltre al cabinato preso d’assalto da orde di ragazzi assetati di sangue nemico, diede inizio a una serie dalle fortune altalenanti che perdura ancora oggi.
Con Metal Slug Anthology per PlayStation 2 avremo a disposizione in un sol colpo i primi sei titoli della saga, compresa una nutrita presenza di extra che solleticherà il palato di coloro che, negli anni d’oro dei cabinati, hanno versato nelle tasche dei baristi che li ospitavano caterve di gettoni: e così, per una sorta di filo rosso simbolico che lega il passato al presente, raccogliendo dei gettoni virtuali dopo ogni episodio risolto con successo potremo sbloccare gallerie contenenti i concept art dei titoli storici, le interviste esclusive agli sviluppatori e ideatori della serie e altri contenuti davvero gustosi.
Ci troviamo di fronte a un utilizzo dinamico e ultracolorato della più classica delle pixel art: impersonando, tenetevi forte, Marco Rossi e il suo agguerrito socio Tarma Roving (nulla a che vedere con la scrittrice di Harry Potter), dovremo farci largo fra orde infinite di soldati dell’Esercito regolare, i quali presentano fattezze fisiche e divise militari ‘lievemente’ ispirate alla, come direbbe Indiana Jones, feccia nazista.
Gli slugs che danno il nome al titolo sono invece dei mezzi corazzati sui quali potremo salire a bordo e fare piazza pulita dei nemici. Durante il gioco, appariranno spesso membri della Ribellione catturati dai cattivoni e che dovremo liberare: con la lunga barba iconica e i vestiti strappati che li fanno assomigliare a dei naufraghi su un’isola deserta, questi personaggi non giocanti sono entrati nell’immaginario dei videogiocatori, alleggerendo le atmosfere guerrafondaie con la sola presenza.
L’interazione con gli elementi di gioco è sopraffina e niente sembra lasciato al caso: balconate, strutture di guardia e case possono essere distrutte dai nostri colpi e quelli degli avversari, l’ambientazione presenta un livello di immersività da manuale di programmazione e i boss al termine di ogni stage metteranno alla prova anche i più sgamati tra i gamers.
Le armi a disposizione sono innumerevoli e ognuna di loro sembra essere stata progettata per distruggere qualsiasi cosa si pari tra noi e la fine del livello: mitragliatrici, bombe a mano che piovono ovunque come la pioggia in Blade Runner, l’immancabile lancia razzi e persino pistole laser uscite da un film di fantascienza degli Anni Cinquanta.
Metal Slug non si è mai fatto mancare niente e con questa splendida Anthology potremo rivivere l’epopea dei grandi classici arcade da giocare in piedi, fianco a fianco fino a che non finiremo l’ennesimo titolo con il sudore sulla fronte e la soddisfazione delle dita intorpidite.
O finché non finiremo le monetine virtuali.
Perché voi non userete i crediti infiniti quando giocherete da casa vostra, vero? Vero? :)
Pro
Metal Slug rappresenta l’essenza più pura della filosofia arcade di fine Anni Novanta: frenetico, divertente, impossibile non amarlo
Stimolante quanto basta per volerne ancora e ancora, e con una collection di questo tipo resterete incollati ai vari titoli per ore e non sarà mai tempo perso
Contenuti extra interessanti, acquistabili con gettoni ottenibili terminando i vari livelli: semplice ed efficace
Contro
Giocabilità elevata, ma se non affrontato in cooperativa, perde molto del suo fascino
Con il senno di poi, peccato che non siano presenti gli altri titoli della serie usciti in seguito
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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