Eroi del tempo: conosciamo Renato Cotini

Eroi del tempo: conosciamo Renato Cotini

Eroi del tempo

di Simon Larocca

22/10/2025

Ciao! Ti diamo il benvenuto nella grande famiglia di The Games Market e grazie per aver accettato di farti intervistare. Ogni passione nasce da lontano, di solito, in quell’epoca magnifica e suggestiva tra l’infanzia e l’adolescenza, è lì che nascono i sogni dei videogiocatori, destinati a crescere insieme a noi. Raccontaci di te! chi sei? O meglio, chi è la persona, il collezionista, l’appassionato di videogiochi che abbiamo di fronte?

Ciao a tutti e grazie per avermi accolto nella grande famiglia di The Games Market. Mi chiamo Renato, sono di Napoli e nella vita faccio l'illusionista. Mi occupo di creare effetti magici e routine professionali per artisti italiani e internazionali, sono formatore di giovani maghi e consulente per spettacoli teatrali e televisivi. La mia vita è praticamente pervasa di magia. L'interesse per il mondo dei videogames inizia fin da bambino con le prime console a 8 bit e i primi computer, la passione per il collezionismo viene fuori poi un po' più tardi, verso i 20 anni, e non mi ha più abbandonato. Adoro il Giappone e la cultura orientale, al punto da collezionare unicamente titoli in lingua asiatica e sono un maniaco dell'estetica: i miei giochi devono necessariamente essere in perfette condizioni e completi di tutti gli extra!

Fare collezionismo significa mantenere una connessione profonda con il nostro passato e i giochi che abbiamo amato. Quali sono i tuoi titoli preferiti di sempre? Con le tue parole, permettici di “vedere” i tuoi scaffali e la collezione, o le collezioni, che ti rappresentano. 

Ho sempre amato il mondo degli arcade e ho trascorso molti anni della mia adolescenza tra i fumi malsani delle sale giochi, di conseguenza la mia indole è prevalentemente quella del vecchio hardcore gamer. Mi piacciono tantissimo i giochi di guida in cui non stacchi mai il piede dall'acceleratore, ma soprattutto i picchiaduro in stile bidimensionale, da giocare rigorosamente con un arcade stick sulle ginocchia.

La mia console preferita di sempre è il Neo Geo (soprattutto la versione CD, che per me ha un valore affettivo incredibile e di cui vanto con orgoglio un full set giapponese), e ho una spudorata ossessione per tutto quello che riguarda l'universo di Street Fighter, serie di cui adoro collezionare anche le cose più assurde e strambe.

Facendo gradare il tuo titolo, hai fatto una scelta importante e da adesso è diventato qualcosa di più, non solo come valore collezionistico. Come hai conosciuto il mondo del grading? Hai già avuto esperienze simili con altre tue collezioni, anche diverse da quelle videoludiche?

Sì, ho avuto a che fare più di una volta con il mondo del grading, soprattutto nel settore dei giochi di carte collezionabili. Da vecchio giocatore di "Magic the Gathering", ho avuto modo nel corso degli anni di visionare e toccare con mano carte gradate, valutando anche a volte di acquistarne alcune per un discorso principalmente estetico.

L'oggetto gradato è oggettivamente più "figo" da esporre e per me quella visiva è sempre stata una componente fondamentale di una collezione.

Quali sono stati i motivi principali per cui hai voluto gradare il titolo che ci hai portato? Al di là degli aspetti nostalgici legati al gioco, vi sono altre motivazioni dietro la scelta di affidarti alla procedura di grading di TGM?

La motivazione principale è, come già detto, quella estetica. Con il passare degli anni e con il susseguirsi degli eventi, ho avuto sempre meno spazio a disposizione in casa per i giochi e non sono mai stato un fan degli scatoloni sugli armadi. A me piace guardare i titoli della mia collezione ancora più che giocarli, osservare le vetrinette perfettamente ordinate è una cosa che mi rilassa e ho sempre cercato di valorizzare i titoli di punta con luci o box protettivi dedicati.

Ho, in pratica, deciso di abbandonare l'aspetto compulsivo del comprare centinaia di videogiochi per dedicarmi unicamente alla qualità dei titoli da mettere in evidenza, e il processo di grading si sposa alla perfezione con tutto questo.

Ogni gioco ha la sua storia, così come il suo proprietario, il legame che si instaura va molto oltre il semplice binomio proprietario-oggetto. Quando il titolo ti è stato riconsegnato finalmente gradato, che cos’hai provato?

E' una gran bella emozione, proteggere e valorizzare qualcosa a cui tieni, per noi collezionisti, è un qualcosa che difficilmente gli altri possono capire.

Per concludere, non possiamo che farti la domanda di rito per eccellenza: quali sono stati gli aspetti del nostro servizio che ti sono piaciuti maggiormente? Grazie non solo per averci donato il tuo tempo, ma anche per aver scelto di darci la tua fiducia!

Non potrei essere più contento del trattamento ricevuto: i box sono davvero bellissimi, il servizio è stato impeccabile e i tempi rapidissimi. Oltretutto, il pacco era a prova di bomba, nemmeno un hadoken l'avrebbe intaccato!

author

Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

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