di Simon Larocca
28/02/2024
Lame scintillanti e movimenti aggraziati, determinazione incrollabile nello sguardo e fede cieca nella propria missione: è così che si presenta al pubblico Eve, l’elegante e letale protagonista di Stellar Blade, titolo attesissimo per PlayStation 5 che vedrà la luce a fine aprile 2024, secondo le informazioni ufficiali diffuse da Sony, producer del gioco.
Di questo titolo elettrizzante si parla da parecchio tempo, vuoi perché si tratta di un’esclusiva PlayStation che promette di piantare nel terreno fertile videoludico nuovi standard nel genere action gdr di ultima generazione, vuoi perché le redini di questo progetto sono saldamente nelle mani di Shift Up, enigmatico nome dietro il quale vi è Kim Hung Tae sviluppatore coreano che con Stellar Blade potrebbe davvero bucare lo schermo, come si dice per i grandi attori cinematografici.
E cinematografica quanto accattivante sembra essere la trama alla base del gioco: il setting è molto classico, con il genere umano dominato da una razza aliena chiamata Naytiba, le cui basi sulla Terra costituiscono l’epicentro del loro potere e il luogo da dove partono i loro eserciti per mantenere il controllo su ciò che rimane, rovine e dolore. I pochi superstiti, infatti, si sono rifugiati nella Colonia, una sorta di base spaziale lontana dal pianeta che sono stati costretti ad abbandonare.
Eve e la sua squadra hanno un’unica missione, quando giungono sul pianeta morente: sconfiggere una volta per tutte gli alieni e restituire, se sarà possibile, la Terra a coloro che l’hanno sempre vissuta come l’unica vera casa possibile.
Gli sviluppatori promettono un gioco frenetico e basato sull’azione, con comandi e mosse speciali da imparare in fretta per poter sostenere gli impegnativi con i boss del gioco: il sistema di parate, schivate e attacchi sembra essere impostato, come nella migliore tradizione arcade, alla ricerca del timing perfetto per riuscire a contrattaccare e distruggere i propri nemici. Dalle prime immagini, Stellar Blade mi ha immediatamente ricordato Bayonetta, altro titolo che ha saputo posare una pietra miliare nel genere action con la prospettiva in terza persona, così come accadde alla fine degli anni 90 quando era Dante, in Devil May Cry, a dettare legge nella massa di videogiochi simili.
Gli effetti di luce e le acrobazie della bellissima Eve sono a dir poco formidabili, merito certamente della potenza grafica della console che non viene risparmiata nemmeno per un istante, spremuta a dovere, come è giusto che sia dopo un bel po’ di anni dalla sua tormentata uscita, per regalare un’esperienza visiva e di gioco come non se ne vedevano da anni.
La Terra post-apocalittica di Stellar Blade è una carezza per gli occhi, i dettagli grafici sono resi con una vividezza impressionante e inoltre, elemento sfizioso che ritengo un valore aggiunto, sembra che la trama non sarà poi così lineare come evidenzia l’incipit, garantendo così plot twist e svolte narrative che aumenteranno di certo l’appetibilità del titolo in sé.
Fondamentale sarà l’accuratezza con cui Eve risponderà ai nostri comandi immessi tramite il joypad: maggiore sarà la precisione e il tempismo, più grande sarà il nostro divertimento, perché in questo tipo di giochi il boss “Frustrazione” è sempre dietro l’angolo e quando arriva, purtroppo, non è poi così semplice sconfiggerlo.
Riuscirà la nostra Eve ad avere la meglio anche su di lui?
A questa domanda potremo rispondere solo dopo il 26 aprile 2024, quando la nuova futuristica eroina PlayStation approderà sulla Terra, e nelle nostre case, per compiere la sua missione più importante.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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