Battle Arena Toshinden

Battle Arena Toshinden

C'era una volta

di Simon Larocca

20/05/2024

La storia dei Picchiaduro si divide fondamentalmente in due schieramenti: quelli in 2D e quegli altri, in 3D.

Se da una parte Street Fighter e Samurai Showdown guidano la legione degli eroi a due dimensioni con le loro strategie apparentemente semplici da attuare, ma in realtà profonde con un ventaglio di possibilità di ingaggio dell'avversario variegato e soddisfacente, lo schieramento opposto vede contrapporsi Tekken e Virtua Fighter, arditi sostenitori a poligoni dei duelli a 360 gradi muovendosi nell'arena di gioco praticamente ovunque.

Due filosofie, due modi di approcciare il gioco, tuttavia a sparare il colpo nel cielo ai blocchi di partenza come capostipite del genere 3D non fu propriamente Tekken, bensì un altro titolo epocale rimasto nel cuore di molti: sto parlando di Battle Arena Toshinden, una delle prime killer applications della neonata PlayStation in quel lontano 1995!

Quando misi mano al gioco per la prima volta sulla mia grigia console e le diedi in pasto il cd, le aspettative erano decisamente alte e non lo nego: la possibilità di impersonare guerrieri armati di tutto punto calati in atmosfere vagamente orientaleggianti con spunti fantasy che ammiccavano in ogni ambientazione di gioco per me valeva già il prezzo del gioco.

Dopo le prime partite, capii che i punti forti di Battle Arena Toshinden emergevano solamente dopo averci trascorso qualche ora: il gioco permette di selezionare un personaggio giocante tra otto disponibili, ognuno di loro con un bagaglio di mosse e abilità differenti, seppur catalogabile nei personaggi archetipi del genere: il guerriero serio e misterioso, la donna determinata con un passato oscuro e l'immancabile ninja, letale e freddo con un cuore di ghiaccio inscalfibile.

Article image
Article image
Article image
Article image

La grafica a poligoni tagliati con l'accetta è figlia del suo tempo, che però con il trascorrere dei decenni ha acquisito un fascino tutto suo, mentre il comparto sonoro regge bene e trasmette giapponesità come se non ci fosse un domani: le hitbox durante i duelli sono a mio avviso ben fatte e anche gli effetti grafici di contorno, se così vogliamo definirli, come la polvere sollevata durante le scivolate o alcune mosse, riescono a infondere quel tocco di realismo in più, sempre tenendo presente il contesto temporale nel quale ci siamo avventurati, ricordiamocelo.

Un aspetto che mi ha sempre colpito molto e che giudico un enorme punto a favore di questo titolo è la cura che i programmatori hanno infuso nella caratterizzazione dei personaggi: tutti loro hanno un background che forse non spicca per originalità ma delinea la loro personalità e soprattutto le motivazioni che li portano a partecipare al torneo fulcro del gioco, inoltre scoprirete giocando che alcuni di loro hanno delle connessioni insospettabili.

Non male per un "semplice" picchiaduro, no?

Curiosità: a sviluppare il gioco fu la Tamsoft, forse ai più questo nome non dirà nulla, ma sappiate che oltre a curare i seguiti del gioco (Battle Arena Toshinden è una fiera saga di picchiaduro!) diedero alla luce anche piccole gemme Utawarerumono Zan e il più blasonato Captain Tsubasa: Rise of New Champions.

Battle Arena Toshinden è di certo un gioco da recuperare da tutti coloro che amano i videogiochi e in particolare i picchiaduro in stile Tekken: la banda di Jin Kazama e compagnia bella deve molto alle dinamiche introdotte da questo titolo e un salto indietro nel tempo con il titolo dei Tamsoft è quantomeno doveroso: apprezzare il passato in modo da affrontare il futuro dei videogiochi, come dico sempre.

Game Cover
7

Pro

Più fluido di quello che sembra, gameplay che non è invecchiato poi così male

Combattenti presenti diversificati tra loro, comparto mosse abbastanza vario

Titolo capostipite di un genere a conti fatti, un must per tutti gli appassionati

Contro

Nonostante l'occhio di riguardo per un titolo seminale, gli anni si sentono e si vedono a lungo andare

Completo
12,25 €
Nuovo
31,99 €
Gradato
35,19 €
author

Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

Altri contenuti della stessa categoria

Cover

Asterix and The Great Rescue, botte e divertimento!

Indubbiamente un titolo platform da giocare, promemoria in formato pixel di quanto i videogiochi Anni Novanta sapevano darci sempre qualcosa in più.

Cover

Teenage Mutant Hero Turtles! Arti marziali a colpi di pizza!

La saga di Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello, allevati e addestrati dal maestro Splinter, è iniziata quarant’anni fa, uscendo nelle edicole americane nel 1984.

Cover

IRON TANK! E sarà guerra!

Iron Tank si rivela uno sparatutto fresco e tecnicamente molto valido per la macchina su cui gira, uno di quei titoli seminali che sanno mantenere ciò che promettono e di cui è difficile stancarsi tanto presto.

Cover

North & South! Strategia e farwest su NES!

Se siete amanti dei giochi da tavolo con suggestioni strategiche, ma senza la laboriosità dei soliti Warcraft o il quasi contemporaneo Command and Conquer, North & South allora fa davvero al caso vostro!

Cover

California Games! Le Olimpiadi da Spiaggia come non le avete mai viste!

Se chiudo gli occhi, mi sembra di avvertire il profumo leggero delle palme sui controviali e quello di salsedine farsi largo nelle narici, la sensazione della sabbia calda che solletica i piedi...

Cover

Comix Zone fumetto e videogioco possono coesistere

In Comix Zone il concetto di videogioco riuscì a ibridarsi alla perfezione con la narrazione di stampo fumettistico, dando origine a un titolo assolutamente di livello.

Cover

Commander Keen in Goodbye, Galaxy! Secret of the Oracle

Keen Commander è uno splendido manifesto su come deve essere un platform game: ancora oggi dannatamente giocabile, vario e divertente, in grado di tenere testa a tanti titoli moderni.

Cover

Maniac Mansion capolavoro senza tempo

Maniac Mansion, pubblicato nel 1987, è la pietra miliare delle avventure grafiche, densa di umorismo, enigmi e trovate geniali.

Cover

Fire Emblem amore, gloria e grandi battaglie

RPG Strategico, che a differenza dei vari Final Fantasy, Dragon Quest e la serie Xenoblade, basa il proprio gameplay su un approccio più ragionato alle battaglie.

Cover

Ghost'n Goblins e l'eredità dei soulslike 2D

Ghost'n Goblins non è una metafora della vita e della scalata verso l'autodeterminazione di noi stessi XD

Cover

Alisia Dragoon

Alisia si imbarca in una missione difficile e potenzialmente mortale: salvare il mondo dal ritorno di un essere tanto crudele quanto invincibile.