di Simon Larocca
03/06/2024
È il 1994.
Sono trascorsi pochi mesi dalla cocente delusione di Pasadena, la finale dei mondiali di calcio che aspettavi da una vita, e hai ancora davanti agli occhi la traiettoria ascendente, maledettamente ascendente, del pallone calciato dal più grande calciatore italiano di tutti i tempi.
Ami il calcio e non vedi l'ora di avere la tua rivincita, ed è così che quando arriva finalmente Natale, tu compri Fifa Soccer 95 per il tuo amato Sega MegaDrive e ti prepari a suonarle al Brasile!
Pubblicato da Electronic Arts, che nel corso degli anni impareremo a conoscere sia per il logo che per la voce metallica inquietante che aggiungerà "sports" per distinguere i titoli sportivi da tutti gli altri di questo producer, Fifa Soccer 95 rappresentò per le simulazioni di calcio degli Anni 90 quello che fu probabilmente Pes 5 nei primi 2000: una rivoluzione per quanto riguarda, divertimento, giocabilità e longevità.
Entrando in campo uscendo dagli spogliatoi come il più talentuoso dei calciatori, l'utente che si approccia al gioco noterà subito la scelta attuata dagli sviluppatori, scelta che si rivelerà felice e soprattutto azzeccata: la visuale isometrica, infatti, permette ai giocatori di usufruire di una veduta totale del campo di gioco e degli schieramenti in campo: questo garantisce non solo una visione di gioco totale nel momento in cui manovriamo il calciatore selezionato (quello che porta palla, per intenderci), ma anche un ampio monitoraggio dei moduli delle squadre che si fronteggiano.
I movimenti in campo, i passaggi, le marcature: tutto diventa fluido e gestibile in game, e a guadagnarci è proprio l'aspetto che determina la differenza tra un titolo che ambisce ad essere simulativo da un altro prettamente arcade, che invece tende a ricercare giocate sfrenate e rivestite di leggerezza.
Due filosofie diverse, ma altrettanto capaci di regalare adrenalina favorendo la competizione, tuttavia le migliorie paragonate alla versione precedente non riguardano solamente gli aspetti puramente tecnici: con l'introduzione delle esultanze dopo aver segnato una rete e un sistema di passaggi che va a rendere meno piatto e maggiormente eterogeneo il reticolato di passaggi possibili (inanellando tutta una serie di modifiche per cercare di arginare il più possibile l'effetto "binari" tipico dei giochi di calcio), Fifa Soccer 95 salì sul podio come miglior titolo calcistico in quegli anni, successo di pubblico e critica, cosa non così scontata allora, figuriamoci oggi.
Personalmente, la mia esperienza di gioco fu entusiasmante: le partite uno contro uno (ma anche quelle due contro due!) rimangono tutt'ora divertenti e facilmente gestibili a livello di formazione, con un pizzico di strategia pre-gara che non fa mai male, il joypad del MegaDrive si presta molto bene come impugnatura e digitazione dei pulsanti, in un'ottica di rapidità d'esecuzione e agevolazione dei riflessi, fondamentali per le giocate d'anticipo e i passaggi finali che hanno l'obiettivo di diventare assist.
Inoltre, pur non essendoci i nomi originali dei giocatori, è abbastanza immediato capire chi stiamo muovendo durante i match: le movenze di gente come Baggio o Romario sono talmente leggendarie che confonderli con altri giocatori è pressoché impossibile.
Electronic Arts diede di fatto inizio all'epoca moderna dei videogiochi di calcio con questo titolo, versione riveduta e corretta di quel Fifa International Soccer che aveva fatto scalpore poco tempo prima: la battaglia infinita con il cugino PES, scontro titanico che perdura ancora oggi, entusiasma schiere di giocatori da divano e non potrebbe essere meglio di così.
È tempo di segnare. Baggio, stavolta ce la faremo.
Pro
Gameplay equilibrato tra strategia e arcade, stabilendo un nuovo standard per il genere
La visuale isometrica permette di imbastire azioni che con l’impostazione a scorrimento laterale erano impossibili da concepire
Modalità Versus e Cooperativa divertente e immortale
Contro
Coloro che preferiscono titoli più arcade e meno simulativi potrebbero storcere il naso, almeno all’inizio
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Registrati alla nostra newsletter! Grazie all'intelligenza artificiale ti faremo arrivare in casella una mail costruita a misura dei tuoi interessi.