Intervistiamo Simon Larocca, la vita, l’universo e TGM

Intervistiamo Simon Larocca, la vita, l’universo e TGM

Eroi del tempo

di Simon Larocca

11/03/2024

Qualcuno ha detto che non scegliamo come siamo partiti in questa vita, e che la vera grandezza è ciò che facciamo con ciò che ci tocca.

Da quando ho sentito questa frase ho iniziato a riflettere su quanto aderisca a me e al riflesso nello specchio che vedo ogni mattina.

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme.

Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent'anni fa, anno più anno meno, che rompendo il salvadanaio-maialino e recandosi al Toy Center di Asti, comprò di nascosto dai suoi genitori quella macchina dei sogni meravigliosa chiamata NES.

E da lì iniziò tutto.

Quindi qual è il tuo lavoro, Simon?

Sono un editor e correttore di bozze, sono la borraccia che rigenera gli atleti, al secolo scrittori, e ne rivitalizza i manoscritti, dando loro più di una ragione per essere proposti alle case editrici.

Maneggio parole, lavoro con le storie e cerco al loro interno il fuoco sacro della narrazione, la medesima fiamma capace di far ardere le avventure di Link nella Leggenda di Zelda e che vi fa sobbalzare sulla sedia ogni volta che Ellie in The Last of Us si ritrova a lottare per la sua sopravvivenza.

Sì, perché oltre a essere un editor professionista, anche io creo mondi, in quanto autore.

E questi mondi non esisterebbero se non ci fossero stati i videogiochi, uno degli strumenti con cui i ragazzi, spesso solitari e incompresi, ancora oggi riescono a metabolizzare le loro paure e mettere piede fuori dalla stanza, per affrontare il livello più complesso e difficile di tutti.

Ma che cosa vuol dire per te, oggi, essere un collezionista?

Una domanda tanto semplice quanto complessa. Definiamo il termine collezionista: per come la vedo io, collezionare significa preservare.

Dare modo a un oggetto e a ciò che significa per me di ritornare in pista, diventare qualcosa di più di una 'cosa' da toccare e vedere. In narrativa prendono il nome di Memento, oggetti che al primo sguardo risvegliano ricordi ed emozioni, sopiti tra le sabbie del tempo, come in Prince of Persia.

Ma come tutti i magici artefatti scoperti nel livello di un videogioco, ci vuole un tempio che li conservi e gli renda giustizia. In Retroedicola Videoludica Club, infatti, l'associazione di Bergamo di cui sono membro, ho trovato il posto ideale per condividere, vivere e trasmettere la passione che mi brucia dentro.

Forse è anche a causa di questa mia attitudine, voler a tutti i costi imprimere significato e valore agli oggetti e a cosa rappresentano, che ho deciso di seguire da molto vicino un progetto legato al mondo dei videogiochi.

Hai parlato del mondo dei videogiochi, cosa ti piace di più di questo strambo, strano universo nerd?

Innanzitutto, mio caro riflesso nello specchio, i nerd non esistono. Eh sì, una rivelazione sconvolgente, vero? Il termine nerd è un'invenzione creata ad hoc da chi non capisce cosa vuol dire dedicarsi a una passione in grado di divertire e insegnare qualcosa, tra un lancio di dadi e un mostro da sconfiggere su uno schermo pieno di pixel! Esistono invece le persone con dei contenuti, morali ed emozionali, persone che sanno ancora sognare e immaginare. Detto questo, ciò che mi piace alla follia del pianeta videogiochi è la Condivisione. La bellezza dello stare insieme e giocare, vicini o lontani, scambiandosi opinioni e divertendosi condividendo, appunto, tanti stati d'animo, così come il piacere sottile dello sfottò dopo mille traversie. Sarò banale, ma la verità è contenuta nella parola stessa. 'Gioco'.

E cosa c'è di più serio, motivante ed educativo del giocare e imparare?

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Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

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