di Simon Larocca
04/01/2025
Chi scrive è cresciuto a pane, fumetti e tonnellate di giochi di ruolo alla giapponese, una definizione che mi è sempre sembrata un po’ troppo snob a dirla tutta, ma il succo del discorso è un altro: Nintendo sa perfettamente come solleticare il palato fine dei giocatori del millennio scorso, e probabilmente mi vuole molto bene.
Annunciata per la primavera del 2025, periodo non del tutto definito ma che in fondo si trova proprio dietro l’angolo, Lunar Remastered Collection farà il suo fantastico allunaggio anche sulla console ibrida della casa di Kyoto, con il suo retaggio di pixel art migliorata, scene d’intermezzo in un glorioso HD e la localizzazione in inglese, che è sempre gradita considerando che l’alternativa, imparare la lingua giapponese, è sì affascinante ma anche decisamente complesso. La collezione di cui sopra non comprende ovviamente tutti i titoli mai usciti inerenti alla saga lunare, bensì i più iconici, quelli che potremmo definire principali: Lunar Silver Star Story e il suo diretto seguito, Lunar 2: Eternal Blue.
Più di venticinque anni ci separano dalla prima uscita di questi due titoli, e di mana ne è passato sotto i ponti e nelle gemme magiche degli eroi dei JRPG, da allora: contaminazioni di generi e ambientazioni, armi da fuoco che si trasformano in spade di ghiaccio e storie d’amore all’ombra di mondi alla deriva, in bilico tra la distruzione e la salvezza. La saga di Lunar, che io ho giocato quasi tutta fin dai suoi albori nel 1992 (sono stato un top player precoce!), mescola da sempre trame classiche e innovazioni misurate con il contagocce. Questo perché nel Sol Levante l’importanza della tradizione, in ogni ambito, è come una religione che non si può mettere in discussione con troppa leggerezza: la dicotomia Bene-Male è ben radicata e l’ascesa dell’eroe o dell’eroina, di solito ragazzi e ragazze comuni di umili origini, rimane un caposaldo tutt’oggi sfruttato a dovere.
In Lunar, archetipi classici e svolte nelle trame articolate e sempre più epiche si rivelano in linea con tutto questo: che sia Alex o il giovane Hiro, entrambi protagonisti dei due giochi contenuti nella collection, il mondo di riferimento in cui noi giocatori interagiremo si allargherà sempre di più, così come la trama abbraccerà misteri e minacce destinate a ingigantirsi, fino a diventare una battaglia senza esclusione di colpi per la salvezza non soltanto di noi stessi o qualche villaggio, ma di molto, molto altro.
Quando i giochi sviluppati da Game Arts uscirono all’epoca, in pochi avrebbero scommesso su un successo così totale del loro primo titolo “lunare”: se è vero che Lunar Silver Star Story aveva le carta in regola per soddisfare i palati degli utenti giapponesi, bisogna sottolineare che in quegli anni franchise come Dragon Quest e Final Fantasy avevano conquistato a mani basse le schiere di ruolisti, di conseguenza trovare una nicchia di riferimento con Lunar sembrava una main quest troppo ardua da portare a termine.
E invece…
Lunar spopolò soprattutto nella sua terra natale, disseminando titoli e spin off sulle principali console domestiche e portatili, anche il Nintendo DS dove troverete una delle versioni a mio giudizio meglio riuscite della saga. Curiosità: grazie al successo di Lunar, per la PlayStation qualche anno dopo, nel 1997, della stessa casa madre uscì un titolo chiamato Grandia che rimane a mio parere una piccola pietra miliare del genere, mescolanza riuscitissima di RPG e JRPG che vi consiglio assolutamente di recuperare, e a cui sono legato affettivamente, chiaro.
Insomma Lunar Remastered Collection sta arrivando e ci sono tutti i presupposti per far sì che non sia una scura eclissi, ma la rinascita di una fulgida stella nel firmamento videoludico.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Registrati alla nostra newsletter! Grazie all'intelligenza artificiale ti faremo arrivare in casella una mail costruita a misura dei tuoi interessi.
Scopri tutte le console disponibili
Scopri tutte le ultime news
Scopri tutte le informazioni utili