di Simon Larocca
28/12/2024
Nella storia dei videogiochi, l’idea di rivoluzione è quasi sempre partita da un’idea innovativa, la scintilla creativa in grado di dare uno scossone allo status quo del momento e che possa settare nuovi metri di giudizio per i giochi a venire. A volte, proprio per poter ricostruire un genere e infondere ai suoi elementi peculiari una veste nuova, ma che abbia ancora la capacità di stupire come un tempo, è necessario smantellare le sue fondamenta e ripensare tutto da zero. Prendiamo un esercito di mostri, disseminati nel mondo di gioco così che l’utente, nelle vesti di cacciatore-raccoglitore, avrà modo di viaggiare, incontrarli e affrontarli, il tutto in tempo reale. Prendiamo anche la possibilità di giocare la campagna unendosi ad altri giocatori con i quali esplorare regioni e continenti: no, non sto parlando dei Pokemon, i simpatici mostriciattoli Nintendo che hanno in effetti mutato per sempre il concetto di gdr, bensì delle bestie ciclopiche di Monster Hunter, saga action fantasy marchiata Capcom che in Giappone è una vera e propria istituzione.
Franchise nato quasi vent’anni fa per la console regina di Sony, almeno per quanto riguarda le vendite, ossia la PlayStation 2, Monster Hunter vanta decine di incarnazioni che ne hanno espanso il mondo: il 2025 sarà un anno cruciale, perché i ragazzacci di Capcom hanno annunciato l’arrivo in pompa magna della diciottesima iterazione, dal titolo più che mai evocativo di Monster Hunter Wilds, dove la natura selvaggia delle Terre Proibite, resa graficamente in maniera eccelsa grazie a Playstation 5, Xbox Series e ovviamente PC, metterà a dura prova le doti dei Cacciatori.
La data prevista per l’uscita è il 28 febbraio 2025, all’alba di una primavera di gioco che si preannuncia strepitosa: nei panni di Nata, ragazzo coraggioso che ha assistito alla devastazione del proprio villaggio, ci uniremo a una spedizione in cerca dello Spettro Bianco, il probabile responsabile. Da questo momento in poi, il giocatore potrà esplorare liberamente una nutrita serie di ispirati biomi, ossia aree geografiche la cui interazione tra fauna, flora e condizioni atmosferiche, oltre alla popolazione animale che ci vive, viene determinata e classificata in base a specifiche peculiari. In parole povere, ogni area di gioco costituirà un vero e proprio mondo a se stante, con le sue regole, i suoi parametri unici che i giocatori dovranno imparare a conoscere per poter sopravvivere e avanzare nel gioco.
Essendo di fatto il seguito del capolavoro uscito nel 2018, quel World che tutt’oggi richiama a sé folle di appassionati che si accalcano nei server alla ricerca dell’ennesimo Rathalos da abbattere, Monster Hunter Wilds ha generato un hype gigantesco tra la schiera di fan e non solo. Stiamo parlando del primo titolo della serie sulle console di nuova generazione e le voci di corridoio al riguardo si rincorrono come palline impazzite di un flipper: sarà il nuovo punto di riferimento degli action gdr che vedranno la luce nei prossimi anni? Nuove modalità verranno finalmente introdotte in Wilds: su tutte mi incuriosisce il Focus Mode, tradotto con modalità precisione, meccanica che ci consentirà di compiere attacchi mirati, capaci di infliggere danni pesantissimi ai nostri amati mostri, e difendersi con il parry puntando in direzione della visuale da noi adottata.
Quest’ultimo elemento, in qualche modo, mi ha ricordato Elden Ring e la possibilità di gambizzare letteralmente le creature più grandi di noi così che si possa abbatterle più facilmente. L’eredità che si porta sul groppone è in effetti molto pesante: World ha saputo accorpare un impianto di gioco fluido e allo stesso tempo articolato, garantendo al giocatore un ventaglio di possibilità e azioni in game diversificate, donando varietà uno dei cuori pulsanti del gioco, ovvero costituire il party con altri utenti e andare allo sbaraglio inoltrandosi in territori sconfinati e ostili, senza dimenticare le iconiche foreste umide popolate da mostri affamati di carne umana nascosti dietro qualsiasi cosa possa permettere loro di tendere agguati. Wilds dovrà fare lo stesso, e se possibile anche meglio.
Un vero inferno sulla Terra, ma non è forse ciò che desideriamo noi Cacciatori?
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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