di Simon Larocca
18/07/2024
Volare, oh oh.
Ammettiamolo: cosa c’è di più bello e liberatorio di un volo sopra la città, cullati dal ronzio familiare dei motori e il dolce planare tra colline, montagne innevate e la vista degli inconfondibili skyline appartenenti alle più belle capitali del mondo?
Con Microsoft Flight Simulator 2024, prossimo capitolo del leggendario e pluridecennale franchise sviluppato dalla casa fondata da Bill Gates e che avrà la sua consacrazione sulla console di casa XSX, gli appassionati di simulatori di volo avranno di che divertirsi, grazie alle novità annunciate e che, una volta implementate, eleveranno lo standard già altissimo della serie.
Verso nuove vette, è proprio il caso di dirlo, ma procediamo con ordine.
Cronologicamente parlando, la prima versione del simulatore Microsoft vide la luce nel 1982: potremmo definirla un banco di prova molto semplice di ciò che sarebbe arrivato dopo in pompa magna, con l’ausilio di tecnologie più raffinate e il contributo di esperti e professionisti del settore (grazie ai quali la precisione inerente ad aeroporti, città, luoghi e paesaggi è ai giorni nostri garantita quasi fino al millimetro).
Quarant’anni dopo, Microsoft Flight Simulator 2024 aggiungerà al suo già infinito database nuove città e funzioni di volo, andando di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie aeronautiche: all’interno della cabina di pilotaggio, immersiva come pochi altri cockpit di titoli anche recenti a cui abbiamo giocato, potremo, il pannello degli strumenti si rivela funzionale e completo, con un fotorealismo che oserei definire quasi emozionante.
Il livello di dettaglio è eccezionale e se pensiamo che praticamente tutti gli aeroporti del globo terracqueo sono stati, anche stavolta, riprodotti con una fedeltà certosina, possiamo renderci conto del lavoro immenso che sta venendo svolto attorno al progetto cardine e standard di riferimento per ogni tipologia di simulatore di volo. Quello che gli appassionati si aspettano, e il trailer sembra volerci promettere con strizzate d’occhio continue, è la sensazione di poter gestire ogni aspetto tecnico, ma non solo, come pilota professionista, il tutto stando seduti comodamente sulla poltrona di casa.
Citando ancora una volta Modugno con il suo blu dipinto di blu, non crediate di potervela cavare così facilmente quando sarete al comando del vostro Cessna o di un aereo di linea con a bordo turisti desiderosi di una vacanza alle Hawaii: le condizioni atmosferiche che affronteremo come piloti saranno le più disparate e terranno ovviamente conto delle tratte di volo che percorreremo, mettendoci alla prova in modo… vertiginoso.
Per non parlare delle modalità carriere previste, dalla professione di piloti di alianti a quelli di dirigibili, le possibilità saranno davvero tante e variegate. Persino quella di pilotare elicotteri, forse quella più entusiasmante per un appassionato come colui che vi scrive al momento.
Al timone, o se preferite alla cloche, ci sono i ragazzi di Asobo Studios, visionari artisti che ci hanno già regalato perle videoludiche come Quantum Break e la magnifica dilogia A Plague Tale. Basterebbero questi due titoli ultrapremiati a garantirci il successo dell’operazione, essendo sinonimo di qualità ed eccelsi sprazzi di game design, tuttavia mi preme sottolineare come questo titolo non sarà una semplice evoluzione dei Flight Simulator precedenti, né un elaborato DLC.
Il 19 novembre 2024, quando Microsoft spalancherà i portelloni degli hangar e le torre di controllo daranno l’ok nelle fly zone, ci troveremo al cospetto di un gioco rivoluzionario e rivoluzionato, una nuova e pesante pietra miliare del genere da cui tutto avrà di nuovo inizio.
E saremo felici di stare lassù.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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