di Simon Larocca
10/02/2023
Raccogliere pezzi unici e introvabili rappresenta il punto più alto che un collezionista possa ambire di raggiungere, la cima di un percorso importante e nel quale ha investito passione, soldi e tempo.
Nel mondo dei Videogiochi, nel quale il settore dei collezionisti si avvale di tutti e tre gli elementi sopracitati e una buona dose di competenza e ricerca dell'esclusiva, le console costituiscono ancora oggi un mercato florido e di sicuro interesse.
Esistono due distinte tipologie di collezionisti quando si parla di mercato delle console: la categoria dei puristi, composta da tutti coloro che sono cresciuti con pezzi d'antiquariato che hanno fatto letteralmente la storia dei videogiochi, Intellivision, Atari e Commodore 64 sono solo alcuni di questi mostri sacri, e coloro che invece si sono orientati verso il retrogame meno vintage, se così vogliamo definirlo, quello che comprende macchine concepite per il mondo arcade: parliamo del Nes, del Supernintendo e il Sega Mega Drive, tanto per citare le più famose, perlomeno per quanto riguarda il mercato mainstream.
Dati alla mano, eppure, questa separazione non sembra così netta: il collezionista, in quanto tale, non si limita all'oggetto, in questo caso la console di videogiochi, che ha reso la sua infanzia così indimenticabile, al contrario, allarga i suoi orizzonti confrontandosi con altri appassionati, investendo tempo nella ricerca di altri pezzi, acquisendo informazioni sulle date di rilascio, le specifiche tecniche, requisiti necessari per poter poi procedere all'acquisto.
Un po' di numeri, per chiarire meglio questi concetti: Il Nintendo 64, storico gioiello della casa di Kyoto, viene venduto oggi a cifre che si aggirano intorno ai 150 euro, mentre macchine come il Mega Drive, con i suoi Sonic, Out Run e pezzi semi introvabili come il videogioco Ristar, inscatolato supera di gran lunga i 500 euro.
Numeri importanti, che acquisiscono un valore intrinseco ancora più significativo se pensiamo che la console non è altro che il pezzo basico sul quale investire, per un collezionista: saranno poi i videogiochi, loose o sealed, a fare la differenza nella collezione che metterà in piedi e di sui potrà fregiarsi.
Un altro fattore decisivo che gioca un ruolo fondamentale per considerarsi un collezionista attento è la questione legata alla compatibilità regionale: i videogiochi di una determinata regione, Asia, Europa o America per fare degli esempi, potrebbero non funzionare su una console che è stata prodotta in un'altra regione, e di conseguenza anche il valore di mercato potrebbe mutare, e non poco.
Tutte queste informazioni per l'acquisto, o il non acquisto, di una console ricercata da anni devono essere prese in considerazione, sempre e comunque: la nascita di community di collezionisti, di cui abbiamo già parlato in precedenza, diventa così l'ago della bilancia, in un settore così mutevole e oscillante.
The Games Market, piattaforma che mette a disposizione degli utenti uno spazio dove poter comprare e vendere prodotti, non si limita solo a questo: analizzando i trend di mercato, le valutazioni dei prodotti e delle console in base alle condizioni e alle specifiche tecniche, il sito offre una serie di strumenti utili, indispensabili per ogni collezionista.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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