di Simon Larocca
03/11/2023
Il mondo del Collezionismo è sempre stato un ambiente di nicchia, frequentato da appassionati dediti all'acquisto e alla conservazione di oggetti peculiari, il cui valore fluttua in base a svariati elementi ben precisi, come il tempo, il contesto in cui è stato prodotto e ultimo ma non ultimo, il valore affettivo attribuitogli dall'acquirente stesso che si è messo alla sua ricerca.
In ambito videoludico, settore dove fare collezionismo è diventato un'attività a tempo pieno riconosciuta dai trend di mercato e oscillazioni in campo economico che non lasciano affatto indifferenti, la community internazionale, non solo quella italiana, sta crescendo a vista d'occhio.
Questo sta comportando non solo un incremento sensibilmente importante del valore di videogiochi, console e accessori, ma anche un rafforzamento del numero di collezionisti esistenti, spesso ex giocatori di videogiochi che riversano oggi nel piacere tangibile dell'acquisto di pezzi da collezioni rari e limitati la loro antica passione.
Quindi, con l'aumento di domanda e offerta, binomio che in questo campo è attribuibile al collezionista che incarna sia il ruolo di venditore che acquirente, il collezionismo videoludico ha assunto una forma definita e importante: il collezionista-tipo ricerca solitamente prodotti legati alla sua adolescenza, esigendo la massima qualità del packaging con cui ha conosciuto quel determinato videogioco e ne ha usufruito come videogiocatore: l'integrità del pezzo, con i suoi manuali e la custodia intonse nel caso di un videogioco, o la presenza nella confezione di tutti gli accessori extra se si tratta di una vecchia console storica, è la base per un collezionista doc.
Anche la terminologia utilizzata è importante: quando un prodotto è venduto da altri collezionisti privo di confezione, per convenzione nei mercati e nelle piattaforme lo si indica con il termine "loose", che potremmo tradurre appunto come sfuso.
Ovviamente, va da sé che le quotazioni di un oggetto da collezione loose non saranno mai paragonabili a un prodotto "boxato" o sealed, che come dice la parola si presenta ancora intonso e, quindi, dal valore molto superiore, non essendo stato mai manipolato e alterato.
Importante e di notevole interesse è anche una pratica che si fa largo da anni tra i collezionisti, anche in molte realtà commerciali, dedite al retrogame in particolare.
Ovvero attuare attività di manutenzione sui titoli da collezione per esempio sostituendo batterie logore, facendo pulizia nell'elettronica delle console o delle cartucce, pulire le confezioni con dei leva-etichette e preservando i titoli con apposite plastiche protettive o infine far gradare il proprio titolo da comunità esperte... (ma questo sarà oggetto di ulteriori approfondimenti).
Per concludere, il significativo aumento dei collezionisti ha reso necessaria la creazione di piattaforme on line come The Games Market, nelle quali soddisfare l'esigenza di connettere appassionati, acquirenti e venditori, un luogo specializzato dove poter conoscere altri collezionisti e soprattutto le loro raccolte, analizzando le valutazioni e le loro variazioni nel tempo, così da ampliare la propria collezione con quel pezzo ricercato da tempo.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Registrati alla nostra newsletter! Grazie all'intelligenza artificiale ti faremo arrivare in casella una mail costruita a misura dei tuoi interessi.