di Simon Larocca
10/04/2024
Per chi come me ha trascorso ore e ore a scervellarsi insieme al Professor Layton davanti a moltitudini di enigmi e ha calciato palloni infuocati bucando le porte da calcio sui campi di Inazuma Eleven, sapere che uscirà un nuovo titolo targato Level 5 rappresenta la cosiddetta manna dal cielo.
Per chi non la conoscesse, si tratta della casa di produzione, rigorosamente made in Japan, diventata punto di riferimento per le avventure grafiche a enigmi e soprattutto perché ha saputo ridare nuova linfa ai giochi di ruolo di reclutamento, quelli in cui ci si perde ore a collezionare mostriciattoli barra yokai barra creature con poteri vari.
Con Fantasy Life: La ragazza che ruba il tempo, in uscita il 10 ottobre 2024, i ragazzi del "Livello 5" ci riportano nelle bucoliche atmosfere del primo capitolo della serie, uscito ben dieci anni fa!
Il gioco sarà un'esclusiva Nintendo Switch e si presenta fregiandosi di tutte quelle caratteristiche che sono diventate marchio di fabbrica dei Level 5: una grande cura per le ambientazioni, comparto sonoro che restituisce stati d'animo e mood della trama in corso, e personaggi stravaganti e colorati che fanno breccia nel cuore dei videogiocatori dopo pochissimi minuti di gioco!
Ma andiamo con ordine: di cosa parla La ragazza che ruba il tempo?
Ambientato a Reveria, su un'isola apparentemente abbandonata e desolata, avremo il compito di viaggiare nel passato, compiere missioni che influenzeranno il presente e trovare risorse fondamentali per riportare l'isola ai suoi antichi splendori: miriadi di mestieri disponibili come nel prequel per la console portatile della casa di Kyoto, così da poter personalizzare a piacimento la ragazza che ruba il tempo, soprattutto il nostro, dato che il gioco promette una longevità notevole.
Se avete avuto il sentore di un echeggiare legato a un certo Animal Crossing, vi svelo un segreto che segreto non è: le meccaniche di Fantasy Life richiamano in parte il concept del suddetto titolo, per quanto riguarda la costruzione di case e accumulo risorse, ma soprattutto nell'interazione con i personaggi dell'isola e la possibilità di scavare nel profondo, per quanto concerne dinamiche e background di personaggi ed eventi sbloccabili.
Giocare con gli amici online rende l'esperienza sull'isola ancora più coinvolgente, ampliando le possibilità di strategia che ci vedranno combattere per ottenere le risorse necessarie a progredire nel gioco e sbloccare nuove missioni con le quali tenerci impegnati: ormai la modalità on line spopola ovunque e Fantasy Life non fa eccezione, dimostrando una volta di più che Nintendo vuole battere questa strada come e più delle sue concorrenti di nuova generazione.
Fun Fact: non è la prima volta che ci troviamo davanti a un titolo del genere.
Mi riferisco ovviamente a un gioiello del passato come Dark Cloud per PlayStation 2, uscito nel 2000, e guarda caso un altro fantastico titolo dei Level 5! Un caso? Io non credo.
È proprio nel saper stringere legami che Fantasy Life punta il dito, direzionando il nostro sguardo verso un aspetto del gameplay importante, integrato nella trama principale in maniera funzionale e che, nella pucciosità-addicted dei personaggi, trova la sua quintessenza.
I giochi di ruolo, per definizione, permettono ai fruitori di impersonare qualcuno che nella vita reale non possono essere. Va da sé, quindi, che battere il ferro come maniscalco oppure tagliare legna nelle vesti di boscaioli, con lo scopo di costruire case nelle quali rifugiarsi la sera diventa parte del divertimento stesso ricercato in un titolo di questo calibro: sarà molto più piacevole imbarcarsi il giorno dopo in una quest epica, armati di spada e con il cuore colmo del desiderio di avventura che non vedremo l'ora di soddisfare.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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