di Simon Larocca
26/04/2024
La saga per antonomasia della casa di Kyoto, dedicata all'idraulico con baffi e salopette più famoso dell'universo, è infarcita di capitoli, spin off, apparizioni speciali all'interno di altri titoli e una miriade di videogiochi che spaziano dal genere sportivo al puzzle game, fino a tornare con prepotenza al primo grande amore, il setting che ha reso Mario un'icona e starter point per qualsiasi videogiocatore: il platform.
Con Paper Mario, uscito in origine per il Nintendo Game Cube nel 2004, anno cruciale per la console "nonna" della Switch, la leggenda dell'italico esperto di tubi e funghi cattivi si ampliò virando verso il genere gioco di ruolo, che già aveva in realtà esplorato grazie a Super Mario Rpg: Paper Mario si rivelò essere un gioiello, fresco e giocabile in cui le migliore idee della Grande N confluirono in un titolo variegato, colorato e divertente.
In un'ottica di riproposizione dei titoli iconici dell'ultimo ventennio, campagna in cui ritroviamo anche lo spettrale Luigi's Mansion 2, Nintendo sta per far tornare sui nostri schermi Paper Mario: Il Portale Millenario, remake ufficiale per Nintendo Switch, atteso spasmodicamente in Giappone a giudicare dall'hype che si è generato e che farà saltare e livellare anche noi occidentali dal 23 maggio 2024.
Perché è così particolare questo titolo?
È presto detto, basta dare un'occhiata al concept del gioco stesso, dove i livelli che affronteremo sono strutturati per essere tridimensionali, tuttavia interagiremo con essi attraverso delle versioni dei nostri eroi salterini rivisti in chiave bidimensionale! Se tutto questo vi sembra già abbastanza folle, sappiate che anche i poteri di Mario sono ispirati alla carta e tutto ciò che possiamo modellare con essa: la fantasia al potere, come si dice in questi casi, ma non è finita qui.
Il Portale Millenario che dà il nome al titolo della saga "di carta" è al centro della narrazione, e come spesso succedeva tempo fa, la principessa Peach è scomparsa. Rapita? Finita in qualche trappola durante la ricerca di un tesoro? Lo scopriremo giocando.
Paper Mario porta con sé il bagaglio tipico degli rpg, con i personaggi dotati di punti vita e un sistema di combattimento a turni che sostituisce l'immediatezza frenetica tipica dei giochi più classici di Super Mario: niente salta e schiaccia, dunque, ma pianificazione e strategia, ovviamente rivedute in modo da non annoiare i giocatori che approcciano questa peculiare serie di spin off migrando dai platform originari.
Obiettivo del gioco, oltre a venire a capo del mistero che riguarda la sparizione dell'amata principessa biondona, è trovare e raccogliere le Stelle Cristallo, chiavi di volta per aprire il leggendario Portale Millenario e scoprire una verità incredibile.
Ovviamente, avremo a che fare con una carrellata dei personaggi più emblematici della serie, sia cattivi che di supporto, il che ci farà sentire a casa, aspetto questo fondamentale quando si instaura un'operazione di marketing che gioca sul fattore nostalgia e voglia di ripercorrere il viale dei ricordi; Nintendo in questo è sempre stata all'avanguardia, e siamo certi che anche stavolta non mancherà di centrare il bersaglio.
La resa grafica della Switch amplia notevolmente l'impatto visivo di Paper Mario, vent'anni in campo videoludico rappresentano un'enormità temporale e rivestire un titolo del genere con effetti modernizzati e una pulizia pressoché totale del motore grafico, degli ambienti e persino di molti dettagli relativi ai personaggi sullo schermo rende questo titolo un nuovo must per coloro che non lo hanno mai giocato.
Chi invece lo apprezzò all'epoca (come passa il tempo!) troverà di certo un gameplay accattivante che saprà restituire "l'antico" e, è proprio il caso di dirlo, millenario fascino al gioco.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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