di Simon Larocca
19/04/2024
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… L'incipit più famoso della storia del cinema ci accompagnerà nella nuova avventura inserita nel multiforme universo di Guerre Stellari, una saga fantasy con elementi fantascientifici (e non il contrario) che forse non ha bisogno di presentazioni, ma che spesso e volentieri ha introdotto spin off e serie parallele che ne hanno ampliato il mondo, o meglio i mondi, attraverso ogni media possibile.
Di conseguenza, anche per quanto riguarda il media videogioco, abbiamo avuto una pletora di titoli, dagli sparatutto (i "vecchi" Dark Forces) ai simulatori di volo a bordo degli X-Wing (Squadron), eppure nessuno aveva ancora osato immaginare un immenso open world nel cosmo narrativo inventato da "zio" George Lucas.
Star Wars Outlaws, titolo annunciato nell'arco del 2024 anche per Xbox, promette di colmare questa lacuna in grande stile.
La massa di giochi a mondo aperto e free roaming del panorama videoludico odierno oscilla tra lo status di capolavori e quello di operazioni riuscite non molto bene: il franchise di Star Wars è di per sé un timbro importante ma non è garanzia di successo, basti pensare a quella Minaccia Fantasma e alle sue contrastanti recensioni cinematografiche.
Outlaws però si pone ai blocchi di partenza con tutte le carte in regola per riscuotere consensi, affetto e una buona dose di carica rivoluzionaria nel genere a cui si aggrappa: una trama a bivi dove le scelte contano, una coppia di personaggi principali concepiti per avere una chimica esplosiva fra di loro e le ambientazioni suggestive costituite dai pianeti già ampiamente conosciuti in altre trasposizioni, videoludiche e non, come l'onnipresente Tatooine, e nuovi scenari verso i quali Kay e Nix, gli antieroi protagonisti del gioco, veleggeranno durante la loro adrenalinica avventura.
Ho parlato di antieroi non a caso: il fulcro della storyline principale, infatti, è incentrato su un grosso colpo che Kay, con l'aiuto del fidato Nix, ha intenzione di portare a termine, di fatto le cose non potranno che peggiorare come ci racconta con esaustiva puntualità la famigerata Legge di Murphy, a cui tutti quanti prima o poi dobbiamo rendere conto.
Non fanno eccezione nemmeno gli alter ego che muoveremo sullo schermo, tra combattimenti a terra e duelli spaziali in pieno stile Guerre Stellari (Biggs e Wedge ci siete?), sezioni di guida spericolata e una trama ad ampio respiro che si inserisce, cronologicamente parlando, fra "L'Impero Colpisce Ancora" e "Il Ritorno dello Jedi", in quello che è probabilmente il periodo più tumultuoso della lore guerrestellariana: Darth Vader e Luke Skywalker stanno infatti per incontrarsi, o forse dovremmo dire ritrovarsi, per l'ultima volta.
Grazie al potere della Forza, leggo la domanda che sta rimbalzando nelle vostre menti: potremo usare le Spade Laser all'interno del gioco? Ubisoft, casa di produzione responsabile dello sviluppo del gioco (affidato a Massive Entertainment e si sa, gli svedesi sono sinonimo di precisione e puntigliosità che ci fa ben sperare) non si è sbilanciata al riguardo, ma a giudicare dal trailer diffuso e dalla scelta dei personaggi, propendiamo per il no.
Forse è anche meglio così: in fondo le opere migliori derivate dalle tre saghe principali, che hanno settato il mondo di Star Wars per come lo conosciamo, sono quelle in cui i creativi si sono volontariamente allontanati da Jedi, spade laser e genealogia Skywalker, prendendo altre direzioni e ampliando la storia con personaggi differenti, spesso maggiormente stratificati a livello di caratterizzazione e dunque più interessanti, nel bene e nel male.
Bene e Male.
Anche Star Wars Outlaws affronterà il dualismo insito in ogni essere vivente, dotato di Forza oppure no, e non vediamo l'ora di scoprire dove ci porterà.
Di sicuro, sarà una galassia lontana lontana, ma anche estremamente divertente.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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